In edilizia, la scelta del prodotto più adatto non dipende unicamente dal valore di conducibilità termica, ma anche da fattori quali la resistenza meccanica, la durabilità, il comportamento al fuoco, la sostenibilità e i costi di approvvigionamento.
Tra i più diffusi, troviamo poliuretano espanso, lana di roccia, lana di vetro, polistirene espanso/estruso (EPS/XPS) e sughero.
Questo confronto ha l’obiettivo di fornire al progettista e all’impresa una panoramica tecnica basata su parametri oggettivi, utile per la corretta valutazione prestazionale ed economica.
Materiale | Conducibilità λ (W/m·K) | Spessore per R=3,5 m²K/W | Resistenza meccanica | Durabilità stimata | Comportamento |
Poliuretano espanso | 0,022 - 0,028 | 8 - 10 cm | Alta | 30 - 40 anni | Combustibile, PIR migliorato (E-F) |
Lana di roccia | 0,032 - 0,040 | 12 - 14 cm | Media | 25 - 30 anni | Incombustibile (Euroclasse A1) |
Polistirene (EPS/XPS) | 0,030 - 0,038 | 11 - 13 cm | Media-Alta | 20 - 30 anni | Combustibile, autoestinguente (E) |
Sughero | 0,038 - 0,045 | 13 - 16 cm | Bassa - Media | 20 - 25 anni | Naturale, Euroclasse E |
Poliuretano espanso (PUR/PIR)
Il poliuretano espanso si distingue per la bassissima conducibilità termica, che lo colloca al vertice degli isolanti più performanti. A parità di resistenza termica, sono sufficienti spessori inferiori rispetto a qualsiasi altro materiale. Questa caratteristica lo rende la soluzione ideale nei casi in cui lo spazio sia un vincolo progettuale, come nelle ristrutturazioni o nei cappotti su edifici storici.
Dal punto di vista meccanico, il PUR/PIR garantisce un’elevata resistenza alla compressione, rendendolo idoneo a coperture pedonabili e pavimentazioni industriali. La durabilità, stimata in oltre 30 anni, conferma la sua affidabilità nel lungo periodo.
I limiti principali riguardano la combustibilità (pur mitigata con additivi e nella variante PIR) e le difficoltà di smaltimento a fine vita.
Lane minerali (di roccia o vetro)
La lana minerale è un materiale fibroso inorganico con ottime proprietà di reazione al fuoco.
Viene impiegata non solo per l’isolamento termico ma soprattutto per quello acustico, grazie alla struttura porosa che garantisce un alto coefficiente di fonoassorbimento.
Richiede però spessori maggiori rispetto al PUR, con un conseguente incremento di ingombro. Dal punto di vista meccanico non è paragonabile al poliuretano, ma resta una soluzione competitiva nei sistemi a secco e nelle facciate ventilate. Il costo medio contenuto la rende una scelta equilibrata in progetti standard.
Polistirene (EPS/XPS)
Il polistirene rappresenta la soluzione più diffusa per il rapporto costo/prestazioni. L’EPS è economico e leggero, mentre l’XPS garantisce maggiore resistenza meccanica e una buona resistenza al passaggio del vapore, risultando adatto per isolamento di fondazioni e coperture sotto membrana impermeabilizzante; parlando di reazione al fuoco anche se alcune versioni sono autoestinguenti, il suo comportamento in caso di incendio resta un punto debole.
Sughero
Il sughero naturale è un isolante apprezzato soprattutto in bioedilizia, grazie alla sua origine naturale, e alla completa riciclabilità. Garantisce un discreto isolamento termico contribuisce al comfort igrometrico degli ambienti.
I limiti principali sono legati al costo elevato e alle prestazioni inferiori: a parità di resistenza termica, richiede spessori superiori ai 14–15 cm, incidendo sull’ingombro delle stratigrafie.
Dal punto di vista meccanico, non è adatto a sopportare carichi importanti senza deformazioni.
Il confronto poliuretano espanso vs lana minerale / polistirene / sughero evidenzia come non esista un materiale isolante “universale”, ma piuttosto soluzioni da scegliere in base al contesto:
• Quando lo spazio è ridotto e si richiedono alte prestazioni, il poliuretano espanso rappresenta la scelta più efficiente.
• Se la priorità è la sicurezza al fuoco e l’isolamento acustico, la lana minerale resta la scelta ideale.
• Per interventi a basso costo, il polistirene offre un buon compromesso, soprattutto in sistemi standard.
• In progetti di bioedilizia e case naturali, il sughero è preferibile per sostenibilità e traspirabilità, nonostante i costi maggiori.
Il poliuretano espanso rimane il materiale con il miglior rapporto prestazioni/spessori, ideale per chi cerca efficienza energetica e compattezza. Tuttavia, lana di roccia, polistirene e sughero offrono vantaggi specifici che ne giustificano l’impiego in contesti mirati.
Una scelta consapevole deve quindi basarsi su criteri tecnici, normativi ed economici, valutando l’intero ciclo di vita dell’edificio e gli obiettivi di progetto.